:.. TRAVEL STORIES :.. ENVIRONMENTAL CHARM AND MONUMENTALITY IN ROMAN TUNISIA

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L’abbondanza di sorgenti termali permise la costruzione di grandi terme; grandioso anche il sistema idrico grazie a grandi cisterne e numerosi acquedotti.

Visitando la Tunisia si rimane meravigliati dai resti imponenti di antiche città come Thuburbo Maius, Bulla Regia, Dougga ed El Jem: il fascino ambientale e la monumentalità delle architetture esprimono gli ingredienti essenziali per respirare il passato e capire il presente e ci danno uno spaccato di come vivevano i Romani nelle province dell’Impero.

Thuburbo Maius è la terza città archeologica dopo Cartagine e Uthica di tutta la Tunisia: la sua fama riecheggia tra i resti del Foro, delle terme d’estate e d’inverno, del Capitolium e del mercato.

Altro sito archeologico è la città di Dougga: i suoi resti si trovano su una collina da cui si gode una magnifica vista.

Competono tra di loro le antiche città tunisine: non si sa chi fosse la più bella!

A Dougga, ad esempio, spicca la bellissima Rosa dei Venti scolpita sul lastricato della piazza del Capitolium.

Di grande interesse è il Mausoleo Libico-Punico, forse perché è l’unico esempio pervenutoci interamente.

Bulla Regia, situata in una piana ricca ma torrida, fu definita la città sotterranea per la splendide case sotterranee, abitazioni che i Romani costruivano sotto le loro ville contro la calura per avere fresco e penombra, ricche di decorazioni.

Tra gli edifici più famosi vanno menzionati i Palazzi della Caccia e della Pesca ma anche le Case del Tesoro e  di Anfitrite.

Sotto l’odierna Sbeitla, risplende invece l’antica città di Sufetula, di epoca flavia di cui sono visibili il Foro, l’Arco di Trionfo di Diocleziano, i Templi di Giove, Giunone e Minerva.

Situata su di un altopiano a metà strada tra Sousse e Sfax spicca la città moderna di El Jem: conserva ancora oggi un bellissimo Colosseo, che domina davanti ad altri edifici sempre di epoca romana con i suoi 138 metri di lunghezza e i 114 di larghezza; è secondo dopo l’Anfiteatro Flavio di Roma.

Venne costruito tra il 230 e il 238 d. C. e poteva ospitare circa 30.000 spettatori che oltre agli spettacoli in scena, potevano ammirare un paesaggio fantastico; era sviluppato in altezza su tre livelli composti da una serie di arcate a tutto sesto.

Venne più volte utilizzato come postazione difensiva: subì i danni maggiori nel XVII secolo con l’occupazione delle truppe di Mohammed Bey.

Oggi il monumento è patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Non possiamo terminare il nostro viaggio senza visitare la capitale Tunisi, che oltre a conservare i resti delle “due Cartagine”, la punica nel porto militare e la romana nelle Grandi Terme di Antonino Pio poste in riva al mare, vanta il Museo del Bardo; questo importante museo viene menzionato per gli splendidi mosaici, di ottima fattura, provenienti dalle ville romane dislocate in tutta la Tunisia.

In questi mosaici i temi più frequenti traevano spunto dai racconti mitologici e dalla vita quotidiana, e ci hanno fornito molti elementi per la conoscenza sia delle popolazioni locali che della Roma imperiale.

:.. AUTORE: ALESSANDRO FAGIOLO  :.. FOTO: ALEX IL VIAGGIATORE :.. CONTINUA IL VIAGGIO …